Macchine utensili industriali, cosa sono e quali sono

Le macchine utensili industriali, sono per l’appunto dei macchinari usati per la trasformazione, nella forma e nella dimensione, di oggetti di qualunque materiale, tramite la rimozione selettiva di materiale in eccesso, e per mezzo dell’uso di determinati utensili.

Dunque, si tratta di macchine che hanno una grande potenza e robustezza, tali da poter trasformare ogni oggetto, a prescindere dal materiale di cui è formato.

Questo spiega il perché sono considerate come le macchine perfette per il settore dell’industria meccanica e manifatturiera.

Negli ultimi anni la produzione industriale, chiede macchine sempre più precise, adeguate sia per la trasformazione di grandi pezzi, che per la lavorazione in serie di pezzi di ridotta taglia e la richiesta è stata soddisfatta dalle nuove macchine utensili.

Sempre più precise e con una elevata capacità produttiva, adatte per eseguire un limitato numero di operazioni, ma anche decisamente più complesse, semiautomatiche e automatiche. Le macchine di lavorazione tradizionali, come il vecchio tornio, la fresatrice o la levigatrice, seguitano a lavorare travestite da macchine utensili di una generazione più innovativa, adatte alle lavorazioni industriali, che ormai sono ricomprese in limiti di tolleranza molto ristretti, quando si parla di perfezione del prodotto finale.

Quali sono le macchine utensili?

Centinaia di varietà di macchine utensili, da piccole macchine che fanno specifiche che fanno un trattamento idrorepellente per cartongesso ad enormi macchine di produzione che pesano tonnellate, sono adoperate nell’industria moderna. Ecco una breve descrizione.

Macchine utensili convenzionali:

  • Tornio, che è la macchina a moto rotatorio più antica e più diffusa. Si tratta di una macchina utensile di base che può essere usata per una varietà di operazioni di tornitura, sfacciatura e perforazione. Adopera un utensile da taglio a punta singola per le operazioni di tornitura e alesatura. Funziona tenendo in rotazione il pezzo in lavorazione, intanto che l’utensile tagliente ne asporta il materiale in eccesso.
  • Limatrice, impiegata soltanto per creare superfici piane. L’utensile avanza sul pezzo fisso ed esegue un taglio (la passata) per poi tornare alla posizione di partenza.
  • Piallatrice, si tratta della più grande delle macchine utensili a moto alternativo, adatta per spianare le superfici di pezzi di grandi dimensioni. Le piallatrici eseguono le stesse operazioni delle sagomatrici ma possono lavorare pezzi più lunghi.
  • Fresatrice, taglia superfici piane, scanalate, superfici inclinate e scanalature a T. Diverse frese a forma di dente vengono impiegate per il taglio di forme concave e scanalature convesse, per arrotondare gli angoli e per tagliare i denti degli ingranaggi. L’azione è portata vanti da un pezzo che avanza contro un utensile rotante a taglienti multipli.

Alle suddette si associano le macchine utensili ausiliari, ovvero: le trapanatrici, le alesatrici, le rettificatrici, le segatrici e le cesoie.

Macchine utensili non convenzionali

Si tratta delle macchine impiegate soprattutto nella lavorazione delle leghe dure adoperate nell’industria pesante e in quella aerospaziale.

Sono adatte a soddisfare qualunque esigenza di lavorazione nella moderna tecnologia, fra queste citiamo le macchine che operano con laser, scarica elettrica, elettrochimica, ultrasuoni e a fasci di elettroni.